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Un mese a Panamà!

Volta la carta… ed è già passato un mese!
Siamo arrivati a Shelter Bay dopo la stagione di charter alle Grenadines ed in queste 4 settimane abbiamo rinnovato completamente Selaví, per prepararci ad una lunga navigazione in Pacifico ed a molte stagioni lontani dai comfort “nautici”. Attraversato il Canale non avremo più a disposizione shipchandlers, marina, internet e quant’altro!
Il nostro mese è iniziato così: P1010828

 

Appena entrati in marina scatole e scatoloni hanno invaso il pozzetto: ordinati a Miami, ci sono stati consegnati a Shelter Bay dall’efficentissima Marinewarehouse.

Bene… adesso dobbiamo iniziare le installazioni!

Fase 1: tutti gli strumenti nuovi! Lo schermo del radar aveva iniziato a dare problemi. Ovviamente non è possibile ripararlo, né sostituirlo. Si tratta di un modello di una decina di anni fa… secondo il produttore è preistorico e quindi, nonostante funzioni perfettamente, dobbiamo sostituire il tutto.  Lo schermo del radar, del valore probabilmente di una trentina di dollari, ha innescato un meccanismo che ci ha portato a rinnovare tutta l’elettronica. Abbiamo scelto un radar di nuova generazione (“broadband”) che ha il notevole vantaggio di una precisione mai vista, consumi derisori ed avvio istantaneo. Deve essere installato insieme al suo MFD (Multi Function Display) e quindi via! Si cambia tutto! Plotter nuovo e cartografia nuova!

L’altra grande novità, dal punto di vista dell’elettronica, è un trasponder AIS (Automatic Identification System), che renderà SELAVI visibile alle navi ed alle stazioni di terra. Una grandissima sicurezza in più, soprattutto nelle navigazioni notturne o con scarsa visibilità. Dopo giorni di passaggi di cavi, saldature e prove, finalmente tutto funzionante a bordo!

Last but not least: proprio ieri, ad un giorno dalla partenza, ci siamo accorti che in uno dei tanti temporali un fulmine ha fritto lo strumento del vento. PANICO!! Per fortuna riusciamo a trovarne uno qui a Panama. Si tratta del nuovo modello, riusciranno i nostri eroi a farlo dialogare con il pilota? La risposta ad una prossima puntata perché oramai la partenza è prossima e non abbiamo il tempo di sostituirlo.

Fase 2: sostituzione del seggiolino! Abbiamo ricevuto dagli States un bellissimo seggiolo ed ora… dobbiamo trovare il modo di fissarlo a bordo! Per fortuna siamo stati previdenti e partendo dalla Martinica ci siamo procurati il grosso tubo di acciaio inox indispensabile all’installazione. Ora non resta che trovare un bravo saldatore. Dopo qualche giro, arriva a bordo Guido, tedesco installato a Puerto Lindo (a quasi due ore di strada da Shelter Bay). Una volta deciso come realizzare la struttura, inizia la lenta e frustrante ricerca dell’inox necessario a completarla. Sembra impossibile ma a Panama tutto è estremamente complicato! Dopo qualche patema d’animo ed un paio di serate a bordo, il seggiolo è finalmente montato! Grandissimo comfort in navigazione ed in manovra… adesso ci stiamo tutti e tre!

Fase 3: tante tantissime cose, dagli allarmi di sentina al serbatoio delle acque nere, dai ventilatori nuovi alla luce di coperta, dalla revisione dell’avvolgifiocco alle decine di macchinate per rinfrescare gli interni, in quattro settimane abbiamo preparato Selaví al meglio per affrontare le nuove avventure che ci aspettano.

Pronti? Come al solito… proprio pronti no, ma è il momento di partire!

Ecco qualche foto di questo ultimo mese:

 

Ci siamo fatti un regalo…

 

… e non è un televisore nuovo per guardare i mondiali! :-)

Infatti, lo confessiamo, i mondiali di calcio non sono esattamente al centro né delle nostre priorità, né dei nostri interessi.

Allora cosa può desiderare una famiglia di naviganti alle prese con con un mondo in cui il ferro arrugginisce ed ogni paese ha i propri pesi e le proprie misure?

Una catena di ancoraggio in acciaio inossidabile!

La nostra catena, acquistata a peso d’oro in Martinica otto mesi fa, ha già iniziato da un bel po’ il lento ma inesorabile processo che dalla perdita della zincatura porta alla ruggine, con le varie conseguenza fastidiose: non solo “sporca”, ma diventa inaffidabile in quanto inizia a “saltare” sul barbottino. Ma attaccata alla catena c’è tutta la barca! Non si possono correre rischi! Il problema è che allontanandoci dai Caraibi usciamo definitivamente dal regno del “metrico”. Anziché in millimetri, si inizia a misurare in pollici e relative frazioni, tutto si complica.

L’unica soluzione è prendere una catena in acciaio inossidabile, che durerà nel tempo e non ci costringerà a modificare tutto il sistema di ancoraggio.

Dopo molte ricerche, troviamo il miglior prodotto… in Italia! Ebbene sì, nella nautica i più importanti produttori al mondo sono in Italia!

Spedizione via nave, sdoganamento a Panama (paura!), trasporto… ed eccoci con 70 metri di catena del 12 sul molo di Shelter Bay. Evviva!